Interpreti: Kevin Zegers, Shawn Ashmore, Emma Bell
Esce questa sera al cinema Frozen di Adam Green, pellicola che mi sono beccato qualche mese fa in lingua originale e che ora colgo l'occasione per recensire.
Trattasi di uno di quei thriller un po' disturbanti in quanto concernenti la vita quotidiana dello spettatore, nel tentativo di coinvolgerlo maggiormente a livello emotivo con un giochetto del tipo "in quella situazione potresti benissimo trovartici anche tu"...ricordate Open Water, film claustrofobico (seppur ambientato in mare aperto) su quella coppia di subacquei abbandonati per sbaglio in mezzo all'oceano durante un'immersione? Ebbene, levate l'acqua e mettete il ghiaccio, niente immersioni subacquee ma piuttosto sport invernali, sostituite la coppia di protagonisti con il trio [coppia-di-amici + fidanzata-di-uno-dei-due], ed il gioco è fatto!
Nel complesso ben girato e decentemente recitato, in grado di raggiungere discreti picchi di tensione e con un paio di colpi di scena interessanti (sorvolo su un paio di debolezze nella sceneggiatura anche per evitare spoiler), ricordo di averlo gradito a sufficienza, ma decisamente non abbastanza da spenderci i famosi tot. euro per vedermelo al cinema...magari quindici anni fa...ad ogni modo, moderatamente consigliato, soprattutto a chi non scia!
Uscirà l'8 aprile in Italia questo remake hollywoodiano del francese "Pour Elle" cui mi riprometto, prima o poi, di dare un'occhiata.
La storia narra di un marito (Russell Crowe) disposto a tutto per ridare la libertà alla propria moglie (colei che sarà per sempre universalmente riconosciuta come la Kate-di-Lost), condannata e rinchiusa in prigione per omicidio. Quando le vie legali risulteranno sbarrate, egli dovrà tentare di arrabattarsi in altro modo...
Il film è un gradevole crescendo di tensione ed adrenalina, e nonostante la durata importante per il suo genere, non risulta mai noioso. Nel contempo le scene di azione rimangono contenute ed educate, con una maggiore attenzione ai tratti psicologici ed agli stati d'animo dei protagonisti (senza esagerare ovviamente, trattasi pur sempre di hollywood!).
Russell Crowe risulta ottimo nel ruolo del padre di famiglia che tenta di tenerne unite le fila, e l'espressione facciale da cane bastonato che si porta dietro ormai da troppi anni a questa parte, stavolta risulta azzeccata per gran parte della sua interpretazione. Il resto, a parte un ottimo Brian Dennehy (uno di quegli attori comprimari visti ovunque ma mai conosciuti davvero) ed un cameo di Liam Neeson, è solo contorno, regia compresa.
Interessanti alcuni spunti tematici sulla libertà di scelta, sul controllo della propria esistenza, sulla ragione e sulla pazzia...ovviamente solo accennati e mai approfonditi!
Nel complesso, ad ogni modo, un prodotto godibile e ben confezionato, per ora reperibile solo in lingua originale con sottotitoli in italiano.