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sabato 4 settembre 2010

Manolete

Anno: 2007
Regia: Menno Meyjes
Interpreti: Adrien Brody, Penelope Cruz

Questa trasposizione cinematografica di un pezzetto della vita di Manuel Rodrìguez Sànchez, uno dei più grandi toreri di Spagna, seppur bistrattata da gran parte dei critici e vista in Italia praticamente da quattro gatti, a me è piaciuta.
Non si tratta di voler fare gli alternativi a tutti i costi: è vero che a livello biografico "Manolete" risulta per certi versi dissacrante rispetto all'immagine di colui che in Spagna era ed è considerato un semidio...dissacrante nonché riduttivo: come detto, l'opera si concentra solo sugli ultimi mesi del torero, quelli di massima vulnerabilità e timore, legati alla sua storia d'amore e tormento con l'aspirante attrice Lupe Sina; se ne ignora soprattutto l'educazione e l'ascesa in un momento storico delicato (e solo abbozzato) come quello franchista, insieme a molti altri elementi "di contesto" effettivamente trascurati. E' doveroso però sottolineare come mai, nel corso della pellicola, sembrino esserci pretese prettamente biografiche da parte dell'autore e che molti dettagli, tra cui alcuni iniziali, devono essere palesemente romanzati: in questo senso l'opera è onesta nelle sue intenzioni, e come tale deve essere giudicata.
Tema di fondo della pellicola è il cambiamento interiore del protagonista nel passaggio cruciale tra il nulla ed il qualcosa da perdere, da cui la difficile convivenza tra il Semidio nell'arena e l'Uomo nella vita di tutti i giorni, e soprattutto nell'amore.
Adrien Brody è sicuramente all'altezza del ruolo, facilitato da una somiglianza fisica e di espressioni veramente sorprendente con l'originale torero triste. Penelope Cruz vive ormai di quello slancio almodòvariano che la rende capace, quasi per inerzia, di bucare lo schermo e di riuscire sempre, in questo tipo di interpretazione, ad affascinare (almeno il sottoscritto). A coadiuvare i protagonisti c'è una regia molto curata nei dettagli, che forse si lascia un po' troppo prendere la mano nel finale, scherzando eccessivamente con il fuoco del melodramma.
Ad ogni modo, e se non altro per avermi per un attimo quasi commosso, "Manolete" è promosso, in barba alle stroncature ed ai ridicoli 250.000 euro incassati in Italia.

Voto:







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